Analisi di Rischio Sito Specifica
Conformemente a quanto contenuto nell'art. 242 comma 4 del D.Lgs 03 aprile 2006 n°152 (come modificato dal D.Lgs n°4 del 16 gennaio 2008 correttivo al T.U.A.) l'Analisi di Rischio Sitospecifica è attualmente lo strumento più avanzato di supporto alle decisioni nella gestione dei siti contaminati che consente di valutare, in via quantitativa, i rischi per la salute umana connessi alla presenza di inquinanti nelle diverse matrici ambientali (suolo, sottosuolo e acque sotterranee).
L'Analisi di Rischio è lo strumento
indicato dal Legislatore tramite il quale è possibile verificare se un
sito, nel quale si sono registrati superamenti delle CSC sia da
considerarsi contaminato oppure
no.
Un superamento delle CSC Concentrazioni
Soglia di Contaminazione - in fase di Caratterizzazione fa scattare
infatti la procedura di Analisi
di Rischio sito specifica al fine di determinare le CSR - Concentrazioni
Soglia di Rischio; nel caso in cui le concentrazioni di inquinanti
riscontrate in fase di caratterizzazione superino anche le CSR l'iter
amministrativo prevede che il soggetto responsabile dell'inquinamento
dia inizio alla progettazione dell'intervento di
bonifica che avrà come obiettivo proprio il raggiungimento delle CSR
così calcolate.
Ai sensi del comma 5 dell'art 242 che recita: "Qualora gli esiti della procedura dell'analisi di rischio dimostrino che la concentrazione dei contaminanti presenti nel sito e' inferiore alle concentrazioni soglia di rischio, la conferenza dei servizi, con l'approvazione del documento dell'analisi del rischio, dichiara concluso positivamente il procedimento [...]" e del comma 7 "Qualora gli esiti della procedura dell'analisi di rischio dimostrino che la concentrazione dei contaminanti presenti nel sito e' superiore ai valori di concentrazione soglia di rischio (CSR), il soggetto responsabile sottopone alla regione, nei successivi sei mesi dall'approvazione del documento di analisi di rischio, il progetto operativo degli interventi di bonifica o di messa in sicurezza, operativa o permanente, e, ove necessario, le ulteriori misure di riparazione e di ripristino ambientale, al fine di minimizzare e ricondurre ad accettabilita' il rischio derivante dallo stato di contaminazione presente nel sito [...]"
Le CSR quindi costituiscono al tempo stesso il parametro per definire il sito "contaminato o meno" e le concentrazioni obiettivo da conseguire tramite il successivo intervento di bonifica (tramite l'impiego delle BAT a costi sostenibili).
Ne consegue inoltre che sono solo i risultati dell'Analisi di Rischio a definire un sito come "contaminato" (salvo il caso in cui si intenda procedere alla bonifica alle CSC).
Le modalità secondo le quali predisporre una corretta Analisi di Rischio sitospecifica sono contenute nell'allegato 1 al Titolo V parte IV al D.Lgs 152/2006, mentre ISPRA, nel 2008, ha pubblicato la revisione 2 dei Criteri metodologici per l'applicazione dell'analisi assoluta di rischio ai siti contaminati oltre a formire i parametri sitospecifici obbligatori per la corretta esecuzione dell'AdR.
Le assunzioni conservative alla base dell'applicazione dell'analisi di rischio di livello 2 (ASTM) e l'utilizzo di parametri chimico fisici e tossicologici a scenari di massima esposizione, portano ad ottenere, in alcuni casi, obiettivi di bonifica (CSR) inferiori alle concentrazioni soglia di contaminazione (CSC). Tale palese incongruenza è stata (finalmente) eliminata con la pubblicazione delle Linee Guida per l'Analisi di Rischio da parte del Ministero dell'Ambiente di concerto con le ARPA regionali, in data 18.11.2014.
Pubblicazioni
L'Analisi di Rischio sitospecifica si compone di un'elaborato tecnico scientifico redatto in conformità ai Criteri Metodologici (APAT revisione Marzo 2008, le Appendici sono scaricabili dal sito dell'ISPRA) già visti in precedenza, comprensivi della relazione descrittiva dello stato di fatto, delle indicazioni progettuali, del modello concettuale definitivo, dei risultati dei calcoli del rischio, delle planimetrie di distribuzione delle curve di iso-rischio, Analisi di Sensibilità in relazione ai parametri non rilevati in sito [dati di letteratura impiegati]. In funzione dei risultati ottenuti, nelle conclusioni verrà riportato se il sito è da ritenersi contaminato o meno e, nel primo caso, quali sono le CSR = obiettivi di bonifica calcolati; si potrà inoltre integrare il documento con uno screening preliminare delle tecnologie di bonifica applicabili e i relativi costi.
Negli anni si sono susseguite diverse pubblicazioni tese a far chiarezza su aspetti specifici dell'analisi di Rischio sito specifica, eccone elencate le principali con specifico riferimento all'Inalazione Vapori:
Inalazione di Vapori
Linee Guida, Manuali Operativi e Pubblicazioni
Uno dei percorsi di esposizione più difficili da modellizzare è costituito dall'intrusione di vapori all'interno di spazi confinati e alla conseguente inalazione da parte del potenziale bersaglio umano. In particolare si è potuta riscontrare in molti casi una netta sovrastima delle concentrazioni al punto di esposizione; ciò ha portato gli Enti a predisporre alcuni Protocolli Attuativi al fine di fornire le specifiche tecniche per la realizzazione dei campionamenti dei gas interstiziali e operare le conseguenti modifiche nei modelli di esposizione ai vapori. Di seguito si riportano alcuni documenti che mirano a fare chiarezza sulla tematica della Vapour Intrusion:
2018.11.17 - Pubblicata la tanto attesa
"Procedura operativa
per la valutazione e l'utilizzo dei dati derivanti dalle misurazioni dei gas interstiziali nell'analisi
dei rischi dei siti contaminati" - SNPA 17/2018, a cui ISS (Istituto Nazionale della Sanità) e INAIL
(Istituto per la sicurezza dei lavoratori) hanno partecipato agli aspetti di competenza, illustra il seguenti elementi:
- approccio graduale per la valutazione dei dati del gas del suolo nell'analisi del rischio
- criteri alla base della definizione di valori di riferimento (valodi soglia) nei gas del suolo
- criteri per la valutazione del rischio basata sui dati di concentrazione soilgas
- criteri di valutazione per le indagini sui gas interstiziali.
Per l'ottenimento dei dati sui soilgas è disponibile il Manuale Tecnico prodotto da SNPA denominato: "Progettazione del monitoraggio di vapori nei siti contaminati" a cui si rimanda per ulteriori dettagli.
Un utile strumento per la loro gestione è infine costituito dal nuovo software: ROME PLUS di cui si é parlato in precedenza.
2014.11.18 - il Ministero dell'Ambiente ha approvato le Linee Guida sull'Analisi di Rischio sito specifica, per eventuali approndimenti si rimanda alla pagina specifica.
2014.09.19 - Protocollo per il monitoraggio dell'aria indoor/outdoor ai fini della valutazione dell'esposizione inalatoria nei siti contaminati. Per saperne di più....
2014.03.12 - Protocollo operativo analisi SOIL GAS per Porto Marghera - Il Protocollo operativo, ufficializzato nel corso della Conferenza dei Servizi decisoria per Porto Marghera del 12.03.2014, definisce le modalità per effettuare le misure di soil gas al fine di aumentare il livello di precisione dell'analisi di Rischio sito specifica in fase di determinazione delle CSR da composti volatili. Per saperne di più....
2014 - Nel sito web dell'INAIL è stato pubblicato il Manuale Operativo riferito a: Il rischio chimico per i lavoratori nei siti contaminati finalizzato alla definizione di strumenti efficaci per la gestione dei rischi per la salute dei lavoratori, presenti a qualsiasi titolo su di un sito contaminato, esposti ad agenti chimici pericolosi e agenti cancerogeni e mutageni, come riconosciuto anche dalla Commissione per gli Interpelli ex art.12 del D.Lgs. 81/2008 (Interpello n.9/2016).
2013.11.10 - Nel sito web dell'ISS è stato pubblicato, nel novembre 2013, il Protocollo per la verifica delle concentrazioni in aria di Sostanze Volatili nei siti contaminati redatto in collaborazione con INAIL, ARPAV e AULSS 12 Veneziana. Il Protocollo va utilizzato esclusivamente previo accordo con gli Enti. Download alternativo.
2010.10.27 - Nel sito web dell'ISPRA è pubblicata la documentazione relativa al workshop del 27.07.2010 per la valutazione del rischio associato all'inalazione di vapori e polveri, in ambienti aperti e confinati nei siti di bonifica.Link alternativo Protocollo ISPRA-INAIL (ex-ISPESL) per la valutazione del rischio associato alla inalazione di vapori e polveri, in ambienti aperti e confinati nei siti di bonifica che fa seguito al Workshop tenutosi il 27 Luglio 2010 presso la sede dell'istituto
fonte ISPRA - Workshop 2010
2009 - ISPRA ha inoltre pubblicato l'appendice_V ai Criteri Metodologici relativamente ai punti vendita di carburante.
2007.10 - L'APAT ha da tempo pubblicato
i Criteri per la Validazione dei
parametri contenuti nell'Analisi di Rischio sitospecifica; il documento
offre importanti indicazioni sui valori da associare alle variabili
sitospecifiche.
2006 - Settore Bonifiche e Analisi di Rischio della Provincia di Milano mette a disposizione un breve manuale per l'Analisi di Sensitività dei modelli di calcolo implementati nel software Giuditta 3.1.
Relativamente all'intrusione di vapori indoor da suolo subsuperficiale si segnalano gli importanti riferimenti tecnici costituiti dal documento EPA USER'S GUIDE FOR EVALUATING SUBSURFACE VAPOR INTRUSION INTO BUILDINGS unitamente alle usuali caratteristiche degli edifici residenziali unitamente alla pagina dell'US EPA - SLOPE FACTOR - per quanto attiene ai valori di cancerogenicità dei principali inquinanti monitorati.
Infine segnaliamo un interessante documento dell'Organizzazione Mondiale della Sanità(WHO) relativo alle Linee Guida per la qualità dell'aria indoor.
Software
Le formule previste per la determinazione del rischio dalle matrici ambientali contaminate vengono generalmente strutturate all'interno di software specifici i quali implementano i calcoli previsti dalla normativa e dalle Linee Guida vigenti. Nel seguito vengono riportati i software ad oggi maggiormente utilizzati (con l'aggiunta del mio nuovo applicativo web) mentre ulteriori software sono riportati nella colonna di destra sotto la voce "RISK ASSESSMENT SOFTWARES".
Risk-net Pro 3.1.1
Di recente la rete RECONNET ha pubblicato l'ultima release del software per l'Analisi di Rischio sito specifica Risk-net Pro 3.0 che costituisce il principale strumento ad oggi utilizzato per la definizione del Rischio sanitario e degli obiettivi di bonifica (CSR) potendo analizzare tutti i comparti ambientali: suolo, sottosuolo, acque sotterranee e soilgas. Rispetto alle versioni precedenti, l'ultima versione di Risk-net Pro consente di calcolare i rischi correlati all'ingestione di prodotti agroalimentari in accordo con quanto previsto dal D.M. 46/2019 sulle aree agricole (limitatamente alla Fase 3 - Approccio USEPA previsto nel decreto) - inoltre introduce la possibilità di effettuare valutazioni del rischio correlate a misure di flusso oltre che alle misure di soilgas come previsto dalle LLGG SNPA 2018.
ROME PLUS
Il lavoro iniziato con la pubblicazione del Manuale Tecnico "Progettazione del monitoraggio di vapori nei siti contaminati" e integrato dalle "LLGG per la valutazione dei risultati delle indagini sui soilgas, è stato infine completato con la pubblicazione del software ROME PLUS indicato da SNPA come lo strumento ufficiale validato per la gestione dei dati derivanti dalle attività di investigazione dei gas interstiziali.
img-SOILGAS
2019.06.20 - img-SOILGAS, attualmente in fase finale di TEST prima del suo rilascio ufficiale,
è un nuovo software dotato di una visualizzazione grafica semplice e intuitiva che introduce diversi miglioramenti nell'analisi del rischio derivante da
soil gas, misure di flusso e aria ambiente.
img-SOILGAS consente di effettuare la valutazione di conformità delle misure di campo sui vapori interstiziali ai sensi delle LLGG SNPA 17/2018 offrendo la possibilità di eseguire i calcoli sui valori di concentrazione pre-processati (statisticamente) oppure sull'intero dataset relativo a tutte le campagne
di rilievo (concentrazioni di tutti i parametri per tutti i punti di monitoraggio rilevati per tutte le campagne di rilievo) in modo da consentire una visione completa ed esaustiva della problematica nello spazio e nel tempo e restringere, se del caso, l'ambito delle eventuali
situazioni di non conformità. Continua a leggere...
Basi di dati
Raccolti i dati indispensabili per stimare l'esposizione umana alle sostanze inquinanti si procede con la determinazione, per via analitica, della concentrazione dell'inquinante stesso al punto di ricezione. Ad ogni sostanza chimica sono associati una serie di parametri tossicologici (I.S.S. aggiornamento del Novembre 2018 - gli aggironamenti sono disponibili sulla pagina dedicata nel sito ufficiale del MATTM) che, modellati per mezzo di appositi software riconosciuti a livello internazionale, consentono di calcolare le CSR (Concentrazioni Soglia di Rischio).
Per quanto riguarda la determinazione delle CSC per tutte quelle sostanze non ricomprese nel decreto 152/2006 e ss.mm.ii. bisognerà fare riferimento ai specifici pareri dell'I.S.S. di cui si allega il report del giugno 2006 o, in alternativa, fare riferimento agli standard internazionali - verificare sempre la presenza di aggiornamenti ufficiali prima dell'utilizzo.
Referenze
Nella pagina dedicata è riportato un breve estratto dei principali lavori svolti.
Note Legali
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